Biografia
Nel 2017 lavorando per un programma delle Nazioni Unite in Vietnam, vede da vicino gli effetti della sovrapproduzione dell’industria dell’abbigliamento: montagne e montagne di vestiti chiusi in magazzini e invenduti destinati all’inceneritore perché frutto di un sistema economico che produce molto di più rispetto ai reali bisogni delle persone.
Tornato a Prato decide di valorizzare la tradizione tessile della sua città natale, storicamente legata alla rigenerazione dei materiali, per creare un brand sostenibile che si basi su una produzione etica e senza sprechi.
Nasce così Rifò, dal toscano “rifare”: un progetto che unisce innovazione, economia circolare e rispetto per l’ambiente, certificato B Corp per il positivo impatto sociale e ambientale.