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Programma

Circo Kafka

Auditorium Stefanini

sabato 1 - 21:00

Spettacolo di Roberto Abbiati, da "Il processo" di Franz Kafka. Età consigliata dai 16 anni. Ingresso a offerta libera e responsabile.

Prenotazione obbligatoria. L’evento è a offerta responsabile.

Lo spazio scenico è un surrogato di circo. È il dramma di K, o forse la commedia di K, che si sveglia e trova poliziotti vestiti di tutto punto nella sua camera. Alle persone che ogni giorno si alzano per andare a lavorare, cose del genere possono anche succedere (e possono succedere anche ai ladri di polli ma ai delinquenti blasonati no, lì è più difficile perché loro comandano). Dunque, una mattina K si sveglia e trova due poliziotti vicino al suo letto. “Beh spiegatemi il motivo della vostra invasione in camera mia!” “Niente. Proprio niente, non possiamo dirle niente”. Kafka immaginò questa situazione negli anni venti, ma se ci pensiamo oggi è come allora e anche oggi non c’è proprio niente da ridere. Puoi bussare alla porta del tuo giudice insistentemente, bussare all’aula di giustizia nascosta in una soffitta, ti può capitare che la giustizia ti riceva ma non ti informi di nulla. Nulla, e tu aspetti in silenzio. E nel circo accoltellano K, che per l’occasione si è messo i guanti bianchi. Nel circo degli animali impagliati la giustizia si diverte. Uno spettacolo poetico, meraviglioso e coinvolgente.

Roberto Abbiati
Attore, musicista e illustratore, ha lavorato per La Scala nell’opera The Flood (regia di Peter Ustinov). Insieme a Bano Ferrari e Carlo Pastori ha fondato il Teatro d’Artifici e con Walter Muto e Franco Svanoni il gruppo musicale Badalabanda. «Pur non parlando una parola di ceco» ha recitato in La vera storia di Biancaneve e I love Canberra con la regia di Bolek Polivka; ha riscritto il Riccardo III di Shakespeare ideando lo spettacolo Riccardo l’Infermo, il mio regno per un pappagallo. Hanno successo Il teatro di Girafe, storia della prima giraffa in Francia, e Pasticceri, io e mio fratello. fonda con un gruppo di disabili la compagnia Yorik Spettacoli. Nel 2011 ha riscritto e portato in scena Lo stampatore Zollinger, tratto dal romanzo di Pablo d’Ors. Ha lavorato nei film La giusta distanza e La Passione e costruito un teatro in uno dei quartieri più violenti di Salvador de Bahia.